Curno ha una popolazione di circa 7.500 persone; di queste, quasi 1.800 sono anziane. Dal 2002 la percentuale di persone con più di 65 anni è passata dal 15% al 24%. A inizio 2021 si registravano circa 960 persone di età compresa tra i 65 e i 75 anni, 560 persone tra i 76 e gli 84 anni e 280 anziani con più di 85 anni.
Molti sono gli anziani che vivono soli e in condizioni di fragilità.
I fattori che incidono negativamente sulla qualità della vita delle persone anziane sono diversi: dalle condizioni di salute, legate a malattia o disabilità, alla perdita dell’autonomia, all’isolamento e alla perdita di relazioni sociali, all’assenza o alla fatica della propria Rete familiare.
A questo si aggiunge il fatto che nel programma di Regione Lombardia non è previsto l’incremento del numero dei posti accreditati in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) o CDI (Centri Diurni integrati) e questo porta a lunghe liste di attesa per l’accesso per l’accesso a strutture residenziali.
Inoltre, i servizi e le attività presenti spesso operano con una logica “servizio-utente” frammentata, impedendo di fatto una presa in carico globale della persona e rendendo difficoltoso, per la persona anziana e la sua famiglia, orientarsi e accedere in maniera ottimale ai diversi servizi.
FELICITTÀ è una Rete nata per creare un solido sistema di relazioni tra Comune, privato sociale, imprese, professionisti e cittadini, con l’obiettivo di coordinare e integrare le risposte ai bisogni sociali, in uno spazio dedicato (il centro polifunzionale) e sul territorio (l’intero paese).
Servizi e attività come Rete diffusa, a misura di ogni singola persona
ma capace di unire l’intero territorio in un “sistema di comunità”.
II Progetto non si configura come una semplice somma di prestazioni, mettendo in Rete i diversi servizi offerti dal pubblico e dal privato, ma costruisce la possibilità di progetti di protezione individualizzati e integrati, che abbiano come fine una condizione di benessere del singolo, della sua famiglia, ma anche della comunità nel suo complesso. Attraverso l’attivazione di un presidio diffuso su tutto il territorio comunale, si potenziano tutti gli interventi di prevenzione e promozione, intercettando con più facilità bisogni e fragilità e uscendo dalla logica della risposta “emergenziale”. La persona anziana e la sua famiglia partecipano, guidati, alla definizione del proprio progetto; attraverso l’attività di coordinamento di un sistema integrato dell’offerta sociale e sanitaria i Servizi Sociali del Comune garantiscono la qualità dei diversi servizi.